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16/07/2020 - Simone Niccolai confermato Presidente APC. Intanto a giugno 2020 le immatriclazioni sono state +50% vs giugno 2019
Simone Niccolai è stato confermato Presidente dell’APC-Associazione Produttori Caravan e Camper. Lo hanno deciso gli associati dell’APC nel corso dell’Assemblea Generale svoltasi ieri. L’amministratore delegato di Luano Camp Srl, azienda che detiene il marchio Rimor, era stato nominato Presidente nel febbraio del 2017, prendendo il posto di Jan de Haas. Da oltre vent’anni Niccolai è noto come uno degli imprenditori più attivi nel comparto del caravanning e, prima di diventare Presidente, dal settembre 2014 aveva ricoperto la carica di vicepresidente di APC. In questi primi tre anni di mandato, Niccolai ha accompagnato l’Associazione in tutte le iniziative più importanti, a partire dal Salone del Camper alle Fiere di Parma, la fiera di settore più importante d’Italia che negli ultimi anni ha riscosso sempre maggiori successi. In questo periodo il Turismo in Libertà ha anche consolidato la sua definitiva ripresa dopo la crisi economica, facendo registrare record di immatricolazioni, vendite, produzione ed export e garantendo all’Italia un posto sul podio dei primi Produttori europei. Ora c’è la delicata sfida del Covid, che sta mettendo a dura prova l’economia mondiale: "Innanzitutto sono molto felice e orgoglioso di essere stato confermato Presidente dell’APC e della fiducia accordatami. Abbiamo di fronte una grande sfida contro questa crisi provocata dal Covid-19 e la ripartenza non sarà facile. Tuttavia – ha dichiarato Simone Niccolai, Presidente dell’Associazione Produttori Caravan e Camper – il nostro settore ha dato già segnali incoraggianti, coi primi dati post-lockdown che sono di buon auspicio: a maggio le immatricolazioni erano sugli stessi livelli del maggio 2019 mentre a giugno abbiamo avuto addirittura un +50% rispetto al giugno dello scorso anno. Da questi numeri capiamo che il comparto camperistico rappresenta un motore fondamentale e imprescindibile per la ripartenza del Turismo e di tutto il Sistema Italia".
Alla carica di Vicepresidente di APC è stato confermato André Miethe, Amministratore Delegato di Laika: "Sono onorato di proseguire come Vicepresidente di APC e non posso far altro che concordare con quanto detto dal Presidente Niccolai confermando la crescita incoraggiante di questi ultimi due mesi, maggio e giugno 2020".
Giuseppe Pinto, Amministratore Delegato di PLA Camper Spa, è stato invece nominato Consigliere: "Entrare nel Consiglio dell’APC mi riempie di orgoglio. Sono arrivato nel settore da appena due anni ma spero vivamente di apportare un valore aggiunto attraverso l’esperienza maturata nell’automotive".
Nata nel 1977 per rappresentare, in Italia e in Europa, la filiera produttiva dei comparti autocaravan e caravan, l’APC – Associazione Produttori Caravan e Camper opera nel nostro Paese per promuovere la cultura del camper style, del turismo on the road e della ricettività in libertà. L’Associazione comprende una serie di aziende altamente qualificate e attive nella produzione di autocaravan, caravan, carrelli appendice, autotelai, rimorchi T.A.T.S. (rimorchi con targa per trasporto attrezzature turistiche e sportive), telai per caravan, ganci di traino, componenti e accessori per i Veicoli Ricreazionali. 49 le imprese associate per un totale di 2.000 dipendenti diretti in Italia, ai quali si aggiungono altri 5.000 addetti nell’intero comparto produttivo.
A sostegno del settore durante l’emergenza Coronavirus, APC è scesa in campo lanciando la campagna “Scegli il camper – Porta in vacanza la sicurezza di casa”: la sicurezza che si respira in un camper è la stessa della dimensione domestica, in cui la famiglia può vivere protetta la propria socialità. Il camper è il mezzo anti-Covid per eccellenza: ideale per mantenere il distanziamento sociale, è un ambiente protetto e capace di proteggere, in grado di allontanare la paura del contagio; con un autocaravan si può partire quando si vuole e, se un posto è troppo affollato e non ci si sente sicuri, si può proseguire variando la meta, proprio per questo si chiamano Vacanze in Libertà.