17/10/2014 - A Casteggio la 30^ Edizione della Fiera del Tartufo e del Miele - Domenica 30 Novembre 2014
Casteggio. Oltrepò Pavese, terra di tartufi. Anche quest’anno Casteggio diventa la vetrina privilegiata del prezioso tubero, il diamante delle cucina italiana, tipico prodotto autunnale, presente nella varietà nero nella zona pedemontana dell’Oltrepo Pavese e nella più pregiata varietà bianca, nella zona rivierasca del Grande Fiume Po. Un appuntamento divenuto oramai tradizionale, giunto alla sua 30^ Edizione, nel cuore dell’autunno dove due prodotti frutto della terra come tartufo e miele - cosa c’è di più naturale di questi due prodotti? - si presentano in un contesto espositivo il prossimo 30 di novembre presso le strutture fieristiche di Oltrexpo nella ex area Truffi ora Giovanni Saporiti, con la regia di Clastidium Lavora che si occupa della parte logistica organizzativa della manifestazione. La ricerca dei tartufi nei territori dell’Oltrepò Pavese vanta una tradizione antichissima. Dal fiume Po fino alla media e alta collina è possibile rinvenire ognuna delle nove specie di tartufi ammesse al consumo - e quindi al commercio – dalla legge italiana; questo fa del comprensorio oltre padano (poco più di mille chilometri quadrati) una delle poche “isole felici” dell’intera penisola, connotandolo come unica zona tartufigena ad alta vocazione e potenzialità produttiva della Lombardia. Ma lo stesso territorio oltre padano può – e deve! - essere considerato la patria scientifica della Idnologia (branca della Micologia che studia i funghi ipogei, quali i tartufi), poiché ha accolto le ricerche dello scienziato che, di questa branca, è il riconosciuto padre fondatore: Carlo Vittadini. Questi, giovane assistente presso la Facoltà di Botanica dell’università di Pavia, già nel 1831 pubblicò la sua Monographia Tuberacearum, opera che fu considerata dal mondo botanico la pietra militare rivelatoria di un universo fino ad allora sconosciuto, quelli dei Funghi Ipogei ; di colpo, grazie ai suoi studi, i tre Tuber conosciuti in precedenza – rimasti tali per millenni – diventarono sessanta, raggruppati in una nuova sistematica comprendente ben dodici generi, dei quali undici sono tuttora in vigore. Ancor più esplicativo è ciò che si legge alla pagina 43 di Monographia Tuberacearum, dove, a proposito della descrizione e classificazione di alcuni esemplari di Tuber magnatum Pico (il tartufo bianco pregiato) rinvenuti in Oltrepò, il Vittadini ne riferisce il luogo di ritrovamento, ed è questa l’unica località citata nella Monografia: “Presertim circa Calcababbio – scrive – in Iriae provincia” (Specialmente nei dintorni di Calcababbio, in provincia di Voghera); a quei tempi Calcababbio era il nome di Lungavilla, e alla città di Voghera era assegnato il ruolo di capoluogo provinciale (il territorio era piemontese, e tale rimase fino alle guerre di indipendenza). Dunque, Carlo Vittadini e l’Oltrepò Pavese: la scienza e un territorio, i tartufi e la loro ricerca. Un’equazione indiscindibile, un binomio che consegna all’Oltrepò – e a nessun altra località italiana! - la paternità scientifica di un prodotto di nicchia di assoluto pregio. Come ogni anno Clastidium Lavora si avvalerà della collaborazione con A.R.T.O.P. - Associazione Ricercatori Tartufi Oltrepo Pavese – che oltre a portare all'interno della Fiera i Tartufai associati, organizzerà la Gara “il cane da tartufi... amico inseparabile”, dove sul ring di gara si sfideranno i cani con il “miglior naso” alla scoperta del maggior numero di tartufi nel minor tempo. La 30^ Edizione della Fiera del Tartufo e del Miele, non è solo tartufo ma anche tutti i più tipici prodotti dell'agricoltura; formaggi, salumi e insaccati, prodotti tipici lombardi e italiani, frutta e ortaggi. Per il pranzo di domenica 30, oltre ad effettuare assaggi presso la Fiera, sarà possibile degustare e prenotare un menù completamente a base di tartufi presso il Ristorante Hosteria La Cave Cantù, nel centro storico di Casteggio – www.lacavecantu.it