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16/12/2015 - V edizione del Presepe Vivente di Baselice 27 - 29 dicembre 2015
Più di 500 partecipanti, 1.000 animali e oltre 5.000 strumenti tradizionali: è il Presepe più grande della Campania e un vero e proprio museo a cielo aperto.
Torna anche quest'anno a Baselice il suggestivo Presepe Vivente "Sulla Via di Betlemme", una delle più emozionanti rappresentazioni del magico momento della nascita di Gesù sullo sfondo del suggestivo borgo medievale campano in provincia di Benevento. L'evento, giunto alla sua V edizione, è il più grande a livello locale e non solo: coinvolge circa 500 persone e si sviluppa per tutto il centro storico del Comune di Baselice e in parte dei terreni fiori dal centro abitato. Quest’anno sarà allestito un parcheggio attrezzato per camper per tutti i turisti en plein air che sceglieranno di visitare Baselice e vivere questo importante evento. Organizzato dall'Associazione "Amici del Presepe Vivente di Baselice" e curato dal parroco don Michele Benizio in collaborazione con il Comune di Baselice, l'appuntamento annuale con il Presepe Vivente sarà quest'anno domenica 27, lunedì 28 e martedì 29 dicembre, dalle ore 16:30 alle ore 22:00, con il momento culmine della rappresentazione, la scena della Natività, che si terrà alle ore 20:30. Il Presepe Vivente di Baselice si conferma una rappresentazione unica nel suo genere che segue il Vangelo e la Bibbia e ripercorre fedelmente tutta la vita di Gesù, dalla nascita alla risurrezione: un'occasione unica per rivivere questi momenti magici in un’atmosfera indescrivibile fatta di suoni, profumi e colori di altri tempi. Nel 2014 oltre 10.000 visitatori provenienti da tutto il Centro Sud hanno reso il Presepe Vivente di Baselice uno dei momenti più attesi del periodo natalizio. Sono circa 500 i partecipanti (tutti baselicesi, residenti o parenti di baselicesi), dall’ultimo nato maschio nella parte del Bambinello fino agli ultranovantenni; tra gli “attori”, un centinaio tra bambini e ragazzi, catapultati in una favola, e quasi 200 persone anziane. Queste ultime rivivono il passato grazie alla messa in scena dei propri mestieri attraverso l'uso di oltre 5.000 strumenti e attrezzature tradizionali, molti dei quali antichi e altri ricostruiti per l'occasione. Quasi 1.000 sono, invece, gli animali di ogni razza e grandezza coinvolti, il doppio rispetto al 2014, all'interno del mercato e nei campi dei pastori. La protagonista è Natalina, l’asina che l’associazione ha acquistato appositamente per il Presepe. La rappresentazione si compone, infine, di circa 50 scene: alla vita povera e umile di molti lavoratori e della famiglia di Nazareth si contrappone la ricchezza e la prepotenza di Erode, del suo seguito e dei soldati romani. Non lontano dalla Sinagoga, luogo di preghiera e raccoglimento dove la profetessa riceve clienti vendendo bugie, in alcune case qualche donna vende se stessa. I visitatori interessati avranno una guida a loro disposizione. Alla fine del percorso, che si snoda per oltre 1 km e mezzo, dai caratteristici archi delle Porte Medioevali fino alla Torre del Capitano, vi saranno dei punti ristoro in cui gustare i prodotti tipici della zona.
“Il Presepe Vivente – ha detto Don Michele Benizio, Parroco di Baselice e curatore del Presepe – è un’esperienza magica per i visitatori che hanno la possibilità di fare un tuffo nel passato in una cornice suggestiva ma soprattutto rappresenta un’occasione imperdibile per gli abitanti di Baselice. Lavoriamo con energia ed entusiasmo, tutti insieme, dai giovani agli anziani con un proficuo scambio di esperienze e di conoscenza”.
“Anche quest’anno – ha dichiarato Dott. Domenico Canonico, Sindaco di Baselice – Baselice entrerà nella favola del Presepe Vivente in un’atmosfera indescrivibile. Ringrazio già oggi coloro che prenderanno parte alla rappresentazione e coloro che lavoreranno dietro le quinte di questo appuntamento divenuto sempre più grande e sempre più importante per la nostra città. Ci impegneremo affinché anche questa V edizione raggiunga, e ci auguriamo superi, il successo di pubblico delle precedenti”.
Comune di Baselice
Dai primi insediamenti greco-romani al governo degli Spagnoli, passando per la spartizione del demanio feudale al fenomeno del brigantaggio e alle lotte delle società segrete: nella storia di Baselice ci sono molti dei principali eventi della storia italiana e campana. Il Comune di Baselice è situato nell’Alto Valfortore, a 620 metri sul livello del mare e dista da Benevento 57 chilometri. L’agglomerato è sorto intorno l'anno 1000, ma il territorio era abitato già nei secoli precedenti, ne sono la prova i ritrovamenti archeologici dell’età greco-romana. Baselice fu dominio dei Normanni all’inizio del 1100. Dalla metà del XII secolo a guidare il paese furono Roberto Drago e Raimondo da Molise, successero poi i fratelli Mastrali. Nel 1454 Baselice entrò a far parte dei possedimenti degli Spagnoli. Alfonso d’Aragona affidò Baselice ai Guevara, aggregandolo alla Contea di Ariano Irpino. La storia di Baselice è legata alla famiglia Carafa che nel 1500 divenne proprietario dell’intero territorio; Giovan Francesco Carafa e Alberico II istituirono i primi organismi comunali. Il governo poi passò ai Caracciolo e infine ai Rinuccini fino all'abolizione della feudalità nel 1806. Durante il decennio francese (1806-1815) Baselice venne aggregata alla Provincia di Campobasso e con l’Unità d’Italia entrò a far parte della Provincia di Benevento. Presso il Municipio si possono ammirare una ricca pinacoteca e la biblioteca comunale. Nel centro storico, vi è un piccolo Museo Paleontologico, ricco di fossili e minerali. I caratteristici archi Porta da Capo, di stile gotico, Porta da Piedi, di stile romanico, e la Torre del Capitano racchiudono il centro di epoca medioevale. L’antica chiesa parrocchiale è dedicata al Santo Patrono S. Leonardo Abate. A Baselice si può assaggiare un’ottima pasta fatta in casa con ceci o noci, la pizza a base di granturco cotta sotto la brace ("pizza di ran’din"), il “fiadon”, rustico ripieno di formaggio pecorino e uova a forma di mezzaluna e la salsiccia “’nda la ‘nzogna”. Dolci tipici sono i susamedd con mandorle, miele e farina di grano tenero e a pasqua il “carusedd”, cestino ripieno di ricotta o di riso con decorazione centrale fatta con un uovo solo. Da bere il tipico e ottimo “Moscato di Baselice”.